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Da Ossola News del 30 maggio 2024 - articolo di Giuseppe De Carli

La donazione di sangue è uno dei gesti più sinceri e belli che l’umanità può vantare. L’associazione che più rappresenta questo gesto in Italia è, come tutti sanno l’Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue).  Come spesso capita anche l’Avis ha trovato i propri natali grazie all’intuizione di un uomo illuminato: stiamo parlando di Vittorio Formentano che nel 1926 lancia l’idea di costituire un gruppo di volontari per la donazione del sangue. Il 16 febbraio 1927 nasce dunque l’Associazione con il motto “Charitas Usque ad Sanguinem” (carità fino al sangue) e con l’obiettivo dichiarato di salvare vite umane facendolo in maniera gratuita. Nel 1929 viene adottato lo statuto ed iniziano a svilupparsi gruppi di donatori in tutta Italia. Nel 1950 l’Avis viene giuridicamente riconosciuta anche dallo Stato con la legge n. 49. Oggi in Italia Avis può contare su circa 1.300.000 soci per un totale di quasi 2.000.000 di unità di sangue ed emocomponenti donate (dati 2022). Fin qui la “storia” nazionale.

L’Avis di Domodossola

Ma nel 2024 c’è una sezione comunale che compie 70 anni: si tratta dell’Avis Comunale di Domodossola. Era il 1954 quando il dottor Ettore Pirocchi vedeva coronare il sogno di avere una sezione Avis anche nel territorio ossolano che nasceva ufficialmente il 27 maggio 1954 nei locali dell’ospedale San Biagio. La sezione già nel luglio dello stesso anno veniva affiliata all’Avis Nazionale. Dopo i necessari investimenti, realizzati nonostante i pochi mezzi economici a disposizione, nel 1956 viene inaugurato il Centro Emotrasfusionale. Il 18 marzo 1959 i donatori di sangue d’Italia (e tra essi anche la rappresentanza di Domodossola) vengono ricevuti in udienza da Papa Giovanni XXIII, un momento toccante dove il Pontefice sottolinea il gesto caritatevole della donazione. Gli anni passano e iniziano i festeggiamenti dei vari traguardi raggiunti, che ora giungono, sotto la guida del presidente Adolfo Allegranza, al 70° dalla fondazione, tra impegno sociale, vita sportiva e la presenza costante sul territorio.

La sottolineatura filatelica

La sezione Avis di Domodossola ha sempre avuto un prezioso sostegno, nelle varie ricorrenze, nel Circolo Filatelico Numismatico Domese, un sodalizio culturale che segue con grande interesse le vicende del proprio territorio, ideando sempre “gemme” da incastonare nella storia ossolana. La collaborazione, grazie anche alla presenza di Raffaele Borsotti, direttore sanitario per circa 30 anni (ed autore anche di un bellissimo libro documentale realizzato in occasione dei 60 anni dell’Avis ossolana), si è attivata nel 1974, in occasione del ventennale dalla fondazione, perpetuandosi poi altre cinque volte con l’emissione di speciali buste filateliche ed annulli. Non poteva dunque mancare la nuova sottolineatura in occasione dei 70 anni.

Il 1° giugno, dalle ore 10,00 alle ore 16,00, presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, (vicolo del Teatro 2 a Domodossola) che ha con grande sensibilità messo a disposizione i propri locali (Soms Domodossola l’anno prossimo festeggerà 170 anni dalla fondazione), sarà attivato, proprio su richiesta del Circolo Filatelico Numismatico Domese e con la collaborazione di Poste Italiane, un servizio temporaneo che proporrà un annullo, in formato ovale, che riproduce il logo del 70° ed è completato dalla scritta “70° anniversario fondazione Avis Comunale – 1.6.2024 – 28845 Domodossola”.

È stata anche realizzata una busta filatelica (su progetto grafico di Giampaolo Pirola) che nel retro riporta questo incipit: “Avis e territorio ossolano. Un prospero legame sbocciato 70 anni or sono, fiorito grazie alla generosità di migliaia di donatori che hanno pienamente compreso l’importanza di un gesto tanto prezioso ed insostituibile”.

Il programma della giornata prevede anche un importante momento di riflessione e dibattito con presenze autorevoli e qualificate in campo medico e culturale. A completare il momento di approfondimento, sarà allestita una preziosa collezione filatelica, opera del dottor Giacinto Nanni (già primario chirurgo dell’ospedale di Vercelli), composta da quasi 150 fogli dove con cura e passione sono stati raccolti francobolli e buste che raccontano la storia dell’attività trasfusionale, la scoperta dei gruppi sanguigni e del fattore RH, della compatibilità e di tanto altro. Un cammino che ripercorrerà l’evoluzione di questa attività essenziale nella vita dell’uomo.

Il presidente del Circolo Filatelico Numismatico Domese, Raffaele Borsotti, così sottolinea questo momento storico del movimento e la scelta di ricordarlo anche dal punto di vista filatelico: “Ho accolto con gioia ed emozione l'invito dell'AVIS Ossolana a partecipare ai festeggiamenti per il 70° di fondazione. Emozione collegata al fatto che anche io in questo anno festeggio 50 anni da quando ho iniziato a lavorare presso l'Ospedale San Biagio come assistente di un centro trasfusionale che esisteva solo sulla carta e che nel corso degli anni, anche grazie al prezioso supporto e vivo apprezzamento dell'AVIS, è diventato un servizio trasfusionale oggetto di invidia di molti colleghi proprio per la condivisione con l'associazione dei donatori degli obbiettivi da perseguire. Un doveroso ringraziamento all'AVIS per il ruolo fondamentale esercitato nel contribuire a consentirmi una attività professionale contrassegnata da molteplici soddisfazioni, in larga parte consistente in un vissuto con i donatori di sangue apportatore di più arricchimento ricevuto di quanto io abbia potuto e saputo donare”.

Oggi i gesti semplici, quelli compiuti nel silenzio, lontani dai social, hanno un grande e prezioso valore. Donare sangue è tra questi gesti semplici e silenziosi, dal grande valore per l’umanità che, come ricorda il motto, esprime un segno di carità che va all’essenziale come il sangue che è vita, che è speranza, che è amicizia. Tutti valori di cui oggi abbiamo ancora più bisogno. Ecco cosa fa Avis, ogni giorno.

Sabato 13 aprile 2024 il Forum di Omegna ha ospitato una mattinata di studio e formazione dal titolo "Leadership e Ownership" organizzata dalle Avis Regionali Piemonte, Lombardia e Valle d'Aosta nell'ottica della collaborazione formativa ormai in atto da qualche tempo, e con il supporto di Avis Provinciale VCO.

L'evento è stato condotto magistralmente da Lorenzo Carpanè, Dottore in Lettere, Storyteller, formatore e consulente della comunicazione, membro di "Palestra della scrittura", un laboratorio di ricerca sul linguaggio, un luogo pensato per sperimentare soluzioni nuove, sviluppare percorsi cognitivi e trasferire conoscenza.

Non si è trattato di una comune lezione frontale, ma a momenti di riflessione e analisi dei contenuti proposti dal docente è seguito un lavoro collaborativo in risposta a domande stimolo proposte dal formatore: da dove vieni chi sei, come sei stato coinvolto, la nostra storia (presente, passato, futuro), la storia di ora (presente e futuro).

Finalmente un evento importante realizzato nella nostra provincia anche se, purtroppo, ha visto una partecipazione piuttosto esigua di nostri associati.

È appena il caso di rammentare che oggi la gestione di un'associazione passa attraverso non solo la presenza alle riunioni canoniche ma soprattutto attraverso momenti di formazione e aggiornamento continui, nell'ottica della LLL Long Life Learning, l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita.

La nostra associazione non è più quella di qualche anno fa, oggi è necessario restare sempre "sul pezzo", aggiornarsi, partecipare a momenti di formazione, insomma, non farsi mai cogliere impreparati.

Alla formazione hanno partecipato per la nostra sezione il Presidente Adolfo Allegranza, la Segretaria Silvia Offria, i Consiglieri Alessandro Blardoni e Carlo Turchi e il Consigliere Regionale Luca Castelnuovo.

Sono iniziati a gennaio 2024 gli incontri di informazione formazione Avis con le scuole secondarie di secondo grado ossolane, rivolti agli studenti delle classi finali del ciclo di istruzione.

Gli incontri sono stati condotti dal Presidente Adolfo Allegranza, dalla Segretaria Silvia Offria, dal Consigliere Regionale Luca Castelnuovo e, imprescindibile, dal Dottor Raffaele Borsotti, storico primario del Centro Trasfusionale di Domodossola.

Abbiamo iniziato con l'Istituto Alberghiero Rosmini di Domodossola per proseguire con il Formont di Villadossola e l'Istituto Marconi Galletti Einaudi di Domodossola, che ringraziamo di cuore per le risorse messe in campo e per la perfetta organizzazione dell'evento.

Gli studenti sono stati impeccabili, attenti e soprattutto educati, e sono intervenuti con domande inerenti gli argomenti trattati e sicuramente di grande interesse per loro.

E alla fine, il momento forse più bello, l'avvicinamento alla nostra postazione.  È lì che davvero si discute, si evidenziano curiosità che non hanno avuto modo di esprimersi in plenaria, ed è lì che i ragazzi chiedono di potersi iscrivere all'Avis.  

20 domande di iscrizione, sinora, è un traguardo che mai avremmo immaginato di raggiungere e la dimostrazione che bisogna avvicinare le giovani generazioni sul terreno che è loro più usuale, la scuola.

Il nostro ringraziamento va ai nuovi iscritti, a cui chiediamo un po' di pazienza, prima o poi sarete chiamati per la visita di idoneità, e alle scuole che ci hanno accolti affettuosamente e con le quali abbiamo iniziato un percorso che è nostra intenzione continuare negli anni a venire.

 

 

Martedì 5 dicembre 2023 alle ore 19,30 presso il Ristorante della Scuola di Formazione Professionale FORMONT di Villadossola avrà luogo la cena solidale in favore di Angelica, studentessa solare e positiva nonostante la dura realtà con la quale deve fare i conti giorno dopo giorno a causa di una malattia che la sta sottoponendo a cure e terapie particolari.

Avis Domodossola ha con piacere accolto l'invito della scuola al parternariato e al patrocinio dell'evento, certa che la  missione di Avis sia quella di sostenere le persone in difficoltà, in primis con il dono del sangue e dei suoi derivati, ma non ultimo anche attraverso azioni di solidarietà ad ampio raggio, in particolare laddove siano presenti problematiche di salute che comportano il ricorso a terapie particolari e di raro impiego.

Ci auguriamo che questo evento possa contribuire, seppur in piccola parte, ad alleviare momenti di umanissimo sconforto e a fornire aiuto concreto immediato ad Angelica, oltre a farle pervenire l’abbraccio di tutti noi che speriamo possa allargarsi nel sorriso che abbiamo visto sul suo viso attraverso gli organi di informazione.

Che la primavera possa presto splendere sulle giornate di Angelica.

Primavera
nella mia capanna
non c’è nulla e c’è tutto

Yamaguchi Sodō (1642-1716)